Uffizi, Galleria Borghese, Musei Vaticani, Museo Egizio, Capodimonte: sono solo alcuni degli “scrigni” che racchiudono quel tesoro inestimabile che è il patrimonio artistico del nostro Paese. Tuttavia, non sono gli unici luoghi in cui si possano ammirare opere d’arte ed esempi di creatività. Ce ne sono a migliaia lungo le strade delle nostre città, dinanzi ai nostri occhi, mentre passeggiamo per andare a fare la spesa o per andare all’ufficio postale.
Ti sei mai fermato a osservare e godere della bellezza di un murale? Ti sei mai chiesto se fosse o meno arte, per te? Qualcuno potrebbe avere delle riserve, ma è difficile non ammettere che la Street Art, soprattutto in città, sia diventata a tutti gli effetti una forma di recupero e di valorizzazione di interi quartieri. È una forma d’arte che è possibile apprezzare senza confini e senza regole dogmatiche.
La maggior parte dei progetti italiani di Street Art ha iniziato ad avere una gran risonanza a livello europeo soprattutto dagli inizi degli anni Duemila, ma alcuni grandi artisti avevano già lasciato la loro “firma” anni addietro.
Ma scopriamo insieme alcuni tra gli esempi maggiormente degni di nota.
A Bologna esiste un’intera strada dedicata ai graffitari e agli Street Artist: si chiama via Stalingrado. È un progetto sviluppato per riqualificare una ex fabbrica dismessa che, al suo interno, racchiude oltre 40 opere.
A Milano le più celebri opere di arte urbana sono presenti nel Quartiere Isola, famoso anche per la presenza di City Life e dei grattacieli del Bosco Verticale: qui le opere sono numerose, si scorgono sui muri ma anche sulle serrande dei locali.
Muoviamoci verso Roma: grazie al progetto “Ostiense District” questa ex zona industriale del primo Novecento è diventato uno dei cuori pulsanti della Street Art capitolina. Una delle opere più celebri è quella realizzata da Blu su un intero edificio di via del Porto Fluviale: volti dalle espressioni buffe o grottesche si alternano in una sorta di coloratissimo patchwork.
Uno degli esempi più interessanti di riqualificazione urbana, ottenuto con l’ausilio della Street Art, si trova a Genova. Con il progetto “Walk the Line”, tutti i piloni di via Aldo Moro (conosciuta anche come la “Sopraelevata”) sono stati trasformati in opere d’arte, per una lunghezza di oltre 3 km.
Nel 1989, a Pisa, il celebre artista Keith Haring, realizzò il murale più grande d’Europa, unica sua opera in Italia: utilizzò come sfondo la parete esterna della canonica della Chiesa di Sant’Antonio Abate, una superficie di circa 180 m2.
Anche Bari, in questi anni, si è trasformata in una galleria a cielo aperto: nel capoluogo pugliese hanno lasciato il proprio marchio artisti di fama mondiale come 108, Ozmo, Blu, Sten&Lex, il trio belga Hell’O Monsters e lo spagnolo Sam3.
In Italia sono presenti anche due opere del massimo esponente della Street Art mondiale, Banksy. Una notte del 2010 il misterioso artista inglese regalò due sue opere a Napoli: la prima è una Madonna con la Pistola, posizionata accanto a un’edicola votiva; la seconda era una Madonna con Coca Cola e patatine. Utilizziamo l’imperfetto perché purtroppo quest’ultima opera è stata cancellata da un altro writer.
Per chi deciderà di pianificare un viaggio alla scoperta delle bellezze a cielo aperto che l’Italia offre, ricordati di mettere nel tuo zaino la macchina fotografica e soprattutto verifica di avere una copertura adeguata che ti permetta di fare il tuo viaggio on the road con serenità.