Cari soci, in queste settimane abbiamo descritto e descriveremo siti o borghi che hanno una cosa in comune… i fiori. A questo proposito, nel presente articolo si parlerà di una piccola perla incastonata nel cuore dei Colli Euganei, il borgo veneto Este.
L’inconfondibile volume conico, dalla geometria perfetta, della catena dei Colli Euganei, è risultato di fenomeni vulcanici di oltre 40 milioni di anni fa. Questo sito ospita il primo Parco Regionale del Veneto ed è habitat di una straordinaria biodiversità botanica e faunistica. Questo è il posto ideale per chi ama esplorare la natura sia a piedi, che in bici oppure a cavallo.
Addentrandoci nel borgo di Este, possiamo ammirare le testimonianze di una città nata durante l’età del ferro e sviluppata durante la dominazione romana. Soprattutto possiamo studiare la travagliata storia del borgo durante il medioevo. Ciò che meglio rispecchia l’incontro tra il passato ed il presente è il Castello Carrarese, costruito e distrutto più volte. Il suo aspetto attuale risale al 1339.
Il castello, cinto da una muraglia lunga un chilometro ha 12 torri, il mastio e la Torre del Soccorso, sulla quale è possibile salire e godersi un panorama meraviglioso di un borgo fuori dal tempo. Inoltre, all’interno del castello è possibile visitare lo straordinario giardino pieno di alberi ed aiuole fiorite.
Durante il periodo primaverile, il borgo ospita l’evento “Este in fiore”, un festival di colori e profumi che purtroppo quest’anno non è stato possibile realizzare.
Un altro monumento-simbolo della città, oltre al castello, è la Torre dell’Orologio, detta anche Porta Vecchia, è una costruzione di fine ‘600.
Una chicca da non perdere è il Duomo di Santa Tecla che custodisce una pala di Giambattista Tiepolo che raffigura la santa patrona della città, Santa Tecla che intercede presso il Padre Eterno per la liberazione della città dalla peste del 1630.
Ovviamente, questo piccolo borgo non deluderà i buongustai offrendo una varietà di prodotti tipici come gli “asparagi alla bassanese” (lessati e serviti con uova sode ed una salsa sempre a base di uova) oppure i “bigoli con anitra” (pasta fresca cotta nel brodo grasso dell’anatra conditi con burro aromatizzato).