Fino alla Seconda guerra mondiale lo stile e la moda erano dettate principalmente dall’influenza francese, con un cambio di rotta a partire dagli anni ‘50, con l’esplosione del Made in Italy nel campo dell’abbigliamento e degli accessori.
Dallo stile pacato ed elegante degli anni Cinquanta, passando per le creazioni anticonformiste degli anni Sessanta e Settanta, fino all’esplosione degli anni Ottanta, la moda italiana ha sempre più attirato l’attenzione, muovendosi con cura tra innovazione e tradizione.
Sin dagli anni Cinquanta l’Italia iniziò a farsi spazio nel panorama internazionale del glamour, cercando di ripartire dalle macerie lasciate dalla guerra. Il 12 febbraio 1951 venne organizzata la prima sfilata di alta moda nel nostro Paese, precisamente a Firenze, presso Villa Torrigiani, residenza estiva del conte Giorgini: abile uomo d’affari vide subito la potenzialità della moda italiana, allora pressoché sconosciuta nel mondo. Per oltre trenta anni, su quella passerella, sfilarono le creazioni dei più importanti stilisti italiani, contribuendo a creare il “mito italiano”, con creazioni esclusive e tessuti e rifiniture di altissimo pregio.
Gli anni ‘50 e ‘60 sono gli anni di Vacanze romane, della Dolce vita, di Un americano a Roma, di una generazione nata durante la guerra e cresciuta con la voglia di riscatto, sfociata poi nel boom economico del Bel Paese. Da quel momento, con il nostro Paese sotto i riflettori della ribalta internazionale, anche la moda cambia: la vecchia aristocrazia diventa ambasciatrice del bello italiano nel mondo, promuovendo le scelte di abbigliamento delle nostre case di moda. Emilio Pucci conquista gli americani con la collezione Siciliana, con le collezioni dedicate al Palio di Siena e a Botticelli; anche l’attrice Marilyn Monroe si innamora delle sue camicie e dei completi ispirati alla bellezza d’Italia.
I decenni a seguire si aprono con una moda diversa e più al passo coi tempi, riflettendo il difficile periodo storico-politico che il mondo stava vivendo sia con il conflitto in Vietnam che con la guerra fredda. I giovani sono in prima linea con nuove tendenze e nuovi ideali che inevitabilmente si rispecchiano nelle scelte estetiche e stilistiche: minigonne, pantaloni a zampa, camicie attillate e giacche di pelle.
Si entra in una nuova epoca della moda, nella quale la manifattura accurata cede il passo al prêt-à-porter, agli abiti pronti e a prezzi più contenuti. Le creazioni sono sgargianti e abbinate ad accessori di ogni genere in un rinnovamento degli stili, agevolato anche dall’entrata in scena di personaggi come Laura Biagiotti, Valentino, Gianni Versace, Krizia, Fendi, Ferrè, Giorgio Armani, Ottavio Missoni, solo per citare i più famosi
Anche oggi il contributo della moda italiana è fondamentale: le nostre collezioni, i nostri stilisti, le nostre novità continuano ad influenzare il resto del mondo.
Se stai programmando un viaggio in Italia o già vivi nel nostro Paese non puoi mancare l’appuntamento con le vie dello shopping, nelle quali potrai immergerti nella magia e nella storia della moda.