Vivere in Italia è una benedizione perché è uno scrigno di tesori preziosi. Per gli amanti dell’arte è un sogno ad occhi aperti. A ogni angolo, anche nel paesino più recondito, si trova un’opera d’arte da ammirare. Passeggiando nelle città italiane, prendono vita le pagine dei libri d’arte e di storia sui quali abbiamo studiato.
Sono infinite le pinacoteche, i musei, le gallerie. Per i residenti l’accesso è gratuito qualche giorno al mese, solitamente la prima domenica. Inoltre, gli studenti spesso hanno diritto ad uno sconto sul biglietto.
Non dobbiamo dimenticarci di innumerevoli chiese che posseggono un patrimonio artistico inestimabile, di cui possiamo godere gratuitamente tutti i giorni dell’anno, sia che siamo turisti oppure abitiamo in zona.
In questo articolo vi suggeriremo di visitare tre delle tante chiese di Roma che offrono la possibilità di vedere da vicino alcune opere del più grande artista di tutti i tempi: Michelangelo Merisi conosciuto come il Caravaggio.
I dipinti nelle chiese di Roma
Se vi trovate in prossimità di Piazza del Popolo, sarete felici di sapere che proprio su questa piazza, nella Basilica di Santa Maria del Popolo, potete ammirare la “Crocefissione di San Pietro” e la” Conversione di San Paolo” A pochi minuti di camminata, nella Chiesa di Sant’Agostino si trova la “Madonna dei Pellegrini o di Loreto”. A due passi da quest’ultima, invece, dietro piazza Navona, si trova la Chiesa di San Luigi dei Francesi che ospita altre tre opere del grande artista, che insieme compongono il “Ciclo di San Matteo”: la “Vocazione di San Matteo”, il “Martirio di San Matteo” e “San Matteo e l’Angelo”.
Il centro di Roma è una zona molto frequentata dai turisti, ma non tutti sanno della grande occasione che hanno percorrendo quelle vie.
Per molti di quelli che vivono in Italia è diventata un’abitudine percorrere l’orizzonte con gli occhi e vedere meraviglie senza tempo. Questo ci ricorda una scena del celebre film, con il grande Alberto Sordi, “Il Marchese del Grillo”, nella quale il marchese ospita il capitano francese Branchard in un suo castello abbandonato, e per accendere il fuoco usa pezzi di una poltrona antica. Una di quelle che oggi vedremmo in mostra nei musei e nei castelli adibiti a gallerie.
Forse ci si è così assuefatti all’incanto che ci circonda nel Bel Paese, che non gli diamo più il giusto valore.