L’inizio del nuovo anno sta portando con sé un’intensa espansione dell’infezione da Covid 19, in Italia così come nel resto d’Europa. Virologi ed epidemiologi non hanno modo di ri-tracciare gli italiani al ritorno dal periodo natalizio.
La diffusione del virus ha toccato picchi mai raggiunti negli ultimi due anni di pandemia, sia per merito della variante Omicron, ormai dominante, sia per la grande mobilità degli italiani nelle feste.
Fortunatamente, l’Italia vanta una percentuale di vaccinati molto alta per gli standard europei, ma nonostante questo c’è stata una stretta decisa da parte delle autorità sanitarie e delle istituzioni per fronteggiare la nuova ondata di casi.
La reintroduzione di alcune limitazioni (mascherina all’aperto), il passaggio di dieci regioni in zona gialla e l’ipotesi di alcune di queste per la zona arancione danno un’idea di quanto grave sia l’infezione.
In questo contesto così ostico, la redazione di WAI ha deciso di offrire ai suoi lettori una guida su cosa fare nel momento in cui si risulta positivi al Covid 19. Questa scelta scaturisce anche dalla necessità di spiegare, in modo semplice, tutte le casistiche previste dal Comitato Tecnico Scientifico (CTS) per i nuovi positivi. Partiamo dal principio.
Quali sono i sintomi dell’infezione da Covid 19 con variante Omicron?
Sfortunatamente, la variante Omicron non presenta sintomi singolari come le varianti precedenti. Ricordiamo che la Delta, ad esempio, faceva perdere il gusto e l’olfatto, rendendo l’infezione relativamente facile da identificare. La variante Omicron, invece, si presenta come un mero raffreddore a vaccinati e non vaccinati, aumentando il rischio di trasmissione.
Cosa faccio se risulto positivo?
La prima cosa da fare se si risulta positivi è quella di contattare il proprio medico di base e/o l’Azienda Sanitaria Locale più vicina e mettersi immediatamente in isolamento. In secondo luogo, scaturiscono tutte le misure di prevenzione che si usano in questo contesto: lavare spesso le mani, igienizzare la casa, chiedere a parenti/amici negativi di fare la spesa, e non differenziare più la spazzatura.
Quanto dura l’infezione con la variante Omicron?
Anche in questo caso, la risposta non è univoca. Così come per le altre varianti, ogni sistema immunitario reagisce a modo suo all’infezione. Quel che è certo è che c’è una netta e marcata distinzione di durata e intensità della malattia tra vaccinati e non vaccinati.
Quando posso uscire dall’isolamento?
Vi sono diverse casistiche per rispondere a questa domanda.
I vaccinati con ciclo completo (booster) o con due dosi da meno di 120 giorni:
- se asintomatici: 7 giorni di isolamento più test negativo;
- se sintomatici: 7 giorni di isolamento di cui 3 senza sintomi, più test negativo
Nel caso dei non vaccinati, i vaccinati con una dose, e i vaccinati con due dosi da più di 120 giorni:
- se asintomatici: 10 giorni più tampone negativo
- se sintomatici: 10 giorni di isolamento di cui 3 senza sintomi, più tampone negativo