Il sei Marzo 2020 è una data da ricordare per il mondo dell’Università e della formazione in generale. Questa data rappresenta, infatti, l’abrogazione di una legge del 1933 che proibiva agli studenti universitari italiani, di frequentare più corsi di laurea contemporaneamente.
Con l’abrogazione di questa legge, gli studenti universitari italiani sono liberi di iscriversi contemporaneamente a due corsi di laurea triennali, magistrali o master presso più università.
Questo disegno di legge è applicabile anche alla formazione scolastica, permettendo agli studenti degli istituti superiori di iscriversi a diplomi diversi contemporaneamente.
Con le parole del Ministro dell’Università e della Ricerca (MIUR) Maria Cristina Messa “l’approvazione di questo provvedimento rappresenta un grande risultato che consente al nostro Paese di fare un passo in avanti nella formazione universitaria, in linea con il contesto internazionale. Vorrei prima di tutto ringraziare i parlamentari per la loro determinazione nel portare fino in fondo questo lavoro. Garantiamo così ai giovani di poter avere anche questa opzione, che una legge del 1933 rendeva impossibile”.
I prossimi step
A seguito dell’approvazione del disegno di legge, la palla passa in mano agli organi di riferimento del settore, come la Conferenza Dei Rettori Delle Università Italiane (CRUI), il Consiglio Universitario Nazionale (CUN), e il Consiglio Nazionale Degli Studenti Universitari (CNSU), i quali dovranno sancire e stipulare modalità e criteri della doppia iscrizione.
Questo arduo compito di patchworking tra i diversi enti volti a regolare la fattibilità del disegno di legge durerà sessanta giorni, al termine dei quali sarà redatto un decreto complessivo che svolgerà la funzione di linea guida per gli studenti che intendono iscriversi contemporaneamente a corsi di laurea diversi.
Infine, il disegno di legge prevede che, a distanza di quattro mesi dalla fine del terzo anno accademico successivo all’entrata in vigore del provvedimento, il MIUR dovrà presentare i risultati dell’impatto di questa legge alla Camera dei Deputati e al Senato.
I risultati attesi
Questa legge nasce dall’esigenza di ammodernare il comparto universitario italiano, immobile da troppo tempo, privo di riforme e di fondi, e soggetto a tagli della spesa pubblica. Contemporaneamente, il provvedimento è volto ad agevolare l’interdisciplinarietà dei corsi di laurea, favorendo le sinergie tra i percorsi accademici e plasmando degli studenti più flessibili, formati e pronti per il mondo del lavoro.
Non ci resta che aspettare per poter prendere visione dei risultati di questo disegno di legge, sperando che il provvedimento aiuti gli studenti italiani, nonché la futura classe dirigente, a migliorarsi e a migliorare.