Finalmente sono uscito. Dopo due mesi dall’inizio del lockdown, ho riassaporato il gusto fresco e primaverile di passeggiare tra le vie della mia città, che ora mi appaiono più belle che mai.
La prima sensazione che ho avuto quando la mia vista si è trovata di fronte quella pletora di vie, viuzze, palazzi e parchi che sempre mi hanno accompagnato tacitamente e servilmente durante i miei sbagli, le mie vittorie e le mie risa, è stata quella di trovarmi in un’altra città; una città che si presentava a me per la prima volta, esponendomi il suo volto di colori e profumi che mi hanno inondato i sensi. Dentro di me è emerso un sentimento di stupore e meraviglia – come ho fatto a non accorgermi di tutta questa bellezza, di questa via, di quella finestra, di quel negozio, di questa panchina ora rallegrata dal peso di una giovane coppia – come quando fai un viaggio in una città nuova e vieni accarezzato da un flebile tremore lungo la schiena che ti consegna quella sensazione tangibile che ti dice che sei emozionato.