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Molti studenti extracomunitari che si trasferiscono in Italia si mettono presto alla ricerca di un lavoro per studenti da affiancare all'università. Questo accade perché il costo della vita in alcune città italiane può essere piuttosto elevato, e non tutti gli studenti hanno accesso a borse di studio complete. Trovare un’occupazione da accostare allo studio permette una maggiore stabilità economica e una tranquillità mentale più solida, sempre a patto che il lavoro non interferisca con il rendimento accademico.
Ma cosa dice la legge a riguardo? È possibile lavorare in Italia con un permesso di soggiorno per studio?
La risposta è sì, ma con delle limitazioni. Si può lavorare in Italia con un permesso di soggiorno per studio, ma solo part-time con le seguenti condizioni:
Facciamo presente che non è possibile ridistribuire le 1040 ore annuali di lavoro accorpandole in periodi di lavoro a tempo pieno (per esempio nei mesi estivi). Il limite di 20 ore lavorative alla settimana è da considerarsi fisso e costante.
Se si prevede di superare le ore di lavoro settimanali sarà necessario richiedere un permesso di soggiorno per lavoro e non per studio.
È inoltre possibile convertire un permesso di soggiorno per studio in un permesso per lavoro anche senza un contratto di lavoro subordinato. In questo caso si passa a un permesso di soggiorno per attesa occupazione, una soluzione pensata appositamente per cittadini extra-UE che hanno terminato i loro studi in Italia e desiderano rimanere nel paese per cercare un lavoro.
Sì, anche gli studenti con permesso di soggiorno per studio possono svolgere attività autonome o freelance, nel rispetto delle stesse limitazioni orarie indicate in precedenza. Per pagare le tasse sui tuoi guadagni in Italia potresti avere bisogno di aprire la partita Iva, cioè registrarti come lavoratore autonomo in Italia. Il permesso di soggiorno per studio è abilitante al lavoro, quindi permette anche questa opzione.
Appurato che da studente extra-UE puoi lavorare in Italia per un massimo di 20 ore alla settimana, vediamo ora quali lavori si adattano meglio alla routine universitaria.
I tre requisiti fondamentali che cerchiamo sono:
I lavori da studenti più diffusi in Italia sono quelli legati alla ristorazione e alle vendite: caffetterie, ristoranti e negozi di abbigliamento. Sono posti di lavoro generalmente facili da trovare, essendoci una grande offerta tutto l’anno. Inoltre, soprattutto nel campo della ristorazione, sono molto comuni contratti di lavoro con orari flessibili, magari solo nelle ore serali o con turni concentrati unicamente nel fine settimana. In questo modo risulta più facile conciliare il lavoro con gli studi.
Un vantaggio aggiuntivo è il contatto diretto con il pubblico, un’opportunità utile per chi è arrivato da poco in Italia e desidera migliorare la conoscenza della lingua italiana.
Molte università italiane offrono borse di collaborazione, ovvero posizioni part-time interne dedicate agli studenti.
Eccone alcune:
Questi impieghi sono particolarmente vantaggiosi perché si trovano all’interno dei campus universitari e, soprattutto, sono pensati appositamente per gli studenti, rispettando i loro impegni di studio.
Oltre ai classici lavori per studenti universitari, esistono un’infinità di lavori creativi o di insegnamento che si possono fare completamente online. Tutor di lingue, graphic designer, social media manager, web developer e moltissime altre opzioni.
Il lavoro online è spesso più flessibile e consente di lavorare da casa, senza tempi di spostamento. Inoltre, può offrire esperienze professionali utili per il futuro, anche nel proprio campo di studi.
Sei uno studente extraeuropeo e vuoi avere più informazioni sui tipi di permesso di soggiorno per lavoro o studio? Il team di Welcome Association Italy è a tua disposizione. Contattaci per ricevere assistenza qualificata e affidati ai nostri esperti per orientarti al meglio nel tuo percorso in Italia.