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Se stai studiando l’italiano, allora ci sono alcune parole che devi assolutamente conoscere, perché si tratta di parole italiane intraducibili in altre lingue. Sono termini che non hanno un corrispettivo preciso in un’altra lingua e che hanno bisogno di un “giro di parole”, cioè un’intera frase o una spiegazione, per essere tradotte. Di solito sono anche parole molto legate alla cultura italiana, e riflettono il modo di pensare e di agire degli italiani.
L’italiano è una lingua antica e ricca di vocaboli. Esistono varie parole per esprimere uno stesso concetto, e questo la rende interessante agli occhi degli stranieri che la studiano ma allo stesso tempo anche più complessa da imparare.
La ricchezza del vocabolario ha come conseguenza, tra le altre, che gli italiani tendano a comporre frasi lunghe e manchino di capacità di sintesi. Basta osservare la differenza tra i cartelli in italiano e in inglese per notare la differenza. L’indicazione no smoking in inglese potrebbe trasformarsi in italiano in un: “Informiamo la gentile clientela che non è permesso fumare all’interno dell’edificio”.
Boh è una parola - o per meglio dire un'interiezione - che probabilmente hai ascoltato centinaia di volte, ma senza associarci nessun significato. Gli italiani lo usano moltissimo e vuol dire “non lo so”.
Esempi:
La parola mica non ha nessun significato se considerata singolarmente, ma funziona come rafforzativo della negazione insieme a “non”.
Per esempio:
Non ho mica tutto il tempo del mondo, sbrigati! (I don’t have all day, hurry up!)
Magari è una di quelle parole jolly che hanno più di un significato. Può essere tradotta in inglese con:
Ecco qualche esempio:
A seconda del contesto, quindi, la parola magari può esprimere diverse sensazioni: entusiasmo e speranza, dubbio, o anche rimpianto.
L’aggettivo furbo è molto interessante perché, nonostante si avvicini molto ai termini inglesi clever o smart, ha in più una connotazione leggermente negativa. Una persona furba non è solo intelligente, ma anche moralmente ambigua: potrebbe usare la sua intelligenza per raggirare qualcuno o per ottenere un vantaggio a discapito di un’altra persona.
Hai presente quella sensazione di sonnolenza che ti colpisce di solito appena dopo aver finito di pranzare? Quando vorresti solo lasciarti cadere sul divano e dormire per un’ora o più? Si tratta dell’abbiocco. In inglese c’è l’espressione food coma che si avvicina al significato, ma non esiste una sola parola per esprimere il concetto.
Altra parola legata al tema della pigrizia e sonnolenza. Pantofolaio deriva da “pantofole”, e indica proprio quella persona che se ne sta tutto il giorno a oziare in pigiama, senza sognarsi di aprire la porta di casa e mettersi le scarpe per uscire.
In inglese, espressioni come homebody o couch potato si avvicinano al concetto, ma non sono perfettamente equivalenti.
La parola “mammone” è legata a uno stereotipo tutto italiano: quello degli uomini dai 30 anni in su che vivono ancora con la mamma, e che in generale sono molto legati a lei. Probabilmente questa parola è difficile tra tradurre in altre lingue perché si riferisce a un fenomeno prettamente italiano, causato da schermi culturali, economici e politici tipici di questo Paese. In inglese si potrebbe tradurre con l’espressione mama’s boy.
Come descrivi in una sola parola una persona a cui non importa niente di nulla e di nessuno? In italiano una parola c’è: menefreghista. Il menefreghista è egoista: pensa solo a se stesso ed è indifferente a tutto ciò che accade attorno a lui.
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