Visto Per Familiare Al Seguito Di Cittadino Ue In Kosovo

Nella vasta offerta che il sindacato Welcome Association Italy mette a disposizione dei suoi associati vi è il pacchetto riservato ai cittadini extra comunitari richiedenti permesso di soggiorno con motivazione ricongiungimento familiare. Capiamo di cosa si tratta nel caso dei cittadini kosovari.
  • Cosa è il visto per ricongiungimento familiare?
Il visto per familiare al seguito consente l’ingresso in Italia ad una persona che rientra nel nucleo familiare di un cittadino comunitario legalmente residente in Italia.
  • Chi può rientrare nel nucleo familiare?
Per nucleo familiare si intende il coniuge, compagno/compagna che ha celebrato il matrimonio con cittadino UE e che lo abbia trascritto in uno dei Paesi UE, i discendenti diretti del coniuge o del compagno/compagna, sotto i 21 anni, o persone a carico loro, e gli ascendenti diretti del coniuge o del compagno/compagna, a carico loro.
  • Come si fa domanda di visto?
I cittadini del Kosovo che intendono richiedere il visto per familiare al seguito di cittadino italiano o UE, residenti in Italia, deve presentare personalmente la domanda all’Ufficio Visti presso l’Ambasciata d’Italia a Pristina, previo appuntamento.
  • La documentazione da presentare?
Il cittadino del Kosovo dovrà presentare al personale dell’Ambasciata:
  • il formulario della domanda di visto;
  • due fotografie formato ICAO;
  • copia del passaporto;
  • prova della trascrizione del matrimonio del comune di residenza del residente in Italia;
  • dichiarazione di alloggio;
  • fotocopia carta d’identità del cittadino europeo;
  • certificato cumulativo (residenza cittadinanza e stato civile)
  • documento di stato civile attestante la parentela con il cittadino residente in Italia;
  • dichiarazione dello stato di famiglia, confermato dal dipartimento di stato civile a Pristina.
 
  • L’esito della richiesta dall’Ambasciata
A questo punto non resta che attendere l’elaborazione della richiesta da parte dell’Ambasciata italiana. È importante ribadire che, in caso di documentazione errata o non idonea, l’Ambasciata italiana di Pristina si riserva la facoltà di rigettare la domanda.    

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