Da un anno e mezzo siamo costretti a convivere con l’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 che limita, tra le altre cose, anche gli spostamenti tra i vari Paesi. Chiunque voglia spostarsi in un’altra nazione, a prescindere dalla destinazione e dalla motivazione dello spostamento, deve essere consapevole che ciò potrebbe comportare un rischio sanitario.
Cosa cambia per l’ingresso in Italia?
C’è stato un nuovo aggiornamento da parte del Ministero degli Affari Esteri che interessa le misure che disciplinano l’ingresso da Paesi terzi, a partire dal 31 luglio:
– L’ingresso con tampone e isolamento fiduciario di cinque giorni è stato esteso a nuovi Paesi, contenuti nel cosiddetto Elenco D (ad esempio l’Albania, l’Australia, la Bosnia, il Kosovo, il Giappone, la Gran Bretagna);
– Le certificazioni rilasciate dalle Autorità del Canada, Giappone, Israele, Gran Bretagna e Usa, sono riconosciute equipollenti alle certificazioni verdi;
– Fino al 30 agosto l’ingresso dall’India, dal Bangladesh e dallo Sri Lanka è consentito solo ad alcune categorie di cittadini: quelli residenti in Italia prima di aprile 2021, i cittadini iscritti all’A.I.R.E. e ai cittadini che abbiano ottenuto espressa autorizzazione dal Ministero della Salute italiano;
– È stata confermata la quarantena di dieci giorni per i Paesi Non-UE, fatta eccezione per quelli raccolti in una lista dall’Unione Europea, per i quali l’isolamento è ridotto a cinque giorni.
Si ricorda che il Green Pass è già diventato obbligatorio in Italia per alcuni servizi (ristorazione al chiuso, eventi, concerti, musei, piscine, palestre), ma a partire dal 1 settembre sarà necessario anche per imbarcarsi su aerei, navi e traghetti, treni Alta Velocità e autobus interregionali.
Qualora avessi l’intenzione di venire in Italia per turismo o per altre motivazioni, presta sempre la massima attenzione agli aggiornamenti sulle regole di ingresso!