Il documento di soggiorno in trattazione

Cosa si intende per documento di soggiorno in trattazione? In quali circostanze è possibile incorrere in questa situazione? Il sindacato Welcome Association Italy si occupa di fornire assistenza ai cittadini, comunitari ed extracomunitari, che arrivano in Italia. Oltre ai diversi servizi che il sindacato mette a disposizione dei suoi soci, una funzione di vitale importanza è quella di informare. La normativa e il processo burocratico per una richiesta di visto e/o permesso di soggiorno richiedono attenzione e competenza. In mancanza di questi elementi, è facile incorrere nei dinieghi. Tra i temi più richiesti dai nostri soci c’è il documento definito “in trattazione”. Scopriamo di cosa si tratta. Indice  

 Come richiedere un permesso di soggiorno in Italia?

Con la voce “documento di soggiorno in trattazione” si indica lo scenario nel quale il cittadino extra comunitario che ha fatto richiesta di permesso di soggiorno è in attesa di ricevere il titolo. La richiesta di permesso di soggiorno, da presentare entro gli otto giorni di permanenza in Italia, segue un iter ben preciso. Il primo step, una volta arrivato in Italia, è la raccolta della documentazione da inoltrare tramite kit postale. Nel kit è necessario allegare:
  • fotocopia del passaporto valido, con il relativo visto d’ingresso;
  • una marca da bollo da euro 16,00;
  • la documentazione necessaria per il tipo di permesso di soggiorno richiesto;
  • il versamento di un contributo di importo compreso tra 80 e 200 euro.

Il secondo step: l’appuntamento in questura

Una volta inoltrato il kit postale, il cittadino richiedente permesso di soggiorno ottiene la ricevuta del permesso di soggiorno e la convocazione in questura. Il primo documento indica alle autorità competenti che il cittadino extra UE ha fatto richiesta di permesso di soggiorno o di rinnovo di quest’ultimo. Il secondo documento, cartaceo o in formato digitale tramite SMS, è altrettanto importante in quanto individua l’ultimo step del processo di acquisizione del titolo. L’appuntamento in questura può essere ravvicinato alla consegna del kit postale, ma ci sono anche casi in cui passano mesi e mesi. Come fare in questi casi? Semplice, con la ricevuta del permesso di soggiorno.

Terzo step: l’arrivo del permesso

L’appuntamento in questura è il passaggio finale per quanto riguarda la presa in carico della documentazione da parte delle autorità competenti. Consiste semplicemente nel rilievo fotodattiloscopico, ovvero la registrazione delle impronte digitali da parte del richiedente. Effettuata questa procedura, la richiesta è immessa nel sistema del Ministero degli Interni, il quale provvederà a informare il richiedente a titolo pronto. A questo punto, il cittadino extra comunitario può solo aspettare l’arrivo del titolo. Le tempistiche, anche in questo caso, possono variare per diversi motivi a seconda degli scenari che il titolo incontra in fase di elaborazione.

Controllo e gestione della pratica

In pochi sanno che il richiedente permesso di soggiorno può monitorare comodamente lo status della sua richiesta da qualsiasi dispositivo. Grazie ai documenti rilasciati a seguito dell’invio del kit postale, il richiedente ha a disposizione delle credenziali con le quali accedere al Portale Immigrazione. Accedendo all’area riservata “stranieri”, i richiedenti possono controllare lo status della loro pratica che prevede tre possibili situazioni:
  1. Documento pronto per la consegna;
  2. Documento di soggiorno in trattazione;
  3. Il documento di soggiorno non è presente in archivio.
Cosa indicano questi scenari? È possibile porvi rimedio?

Documento di soggiorno in trattazione: cosa fare?

Il primo scenario è quello ovviamente migliore. Con la dicitura “documento pronto per la consegna”, il cittadino riceverà un SMS contenete luogo, data e orario per la consegna del titolo. Nel secondo scenario, ovvero documento di soggiorno in trattazione, il cittadino può solo e soltanto prendere coscienza del fatto che la pratica è in elaborazione. Non c’è nulla che quest’ultimo possa fare per agevolare la procedura, può solo attendere. Il terzo scenario, invece, può presentare diverse casistiche:
  1. la richiesta è stata rigettata;
  2. la richiesta è stata archiviata;
  3. il titolo è già stato inoltrato;
  4. il sistema ha dei problemi di natura tecnica.
 

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