A distanza di due anni dall’ultima edizione, il Roma Pride 2022 ha portato giubilo, colori, divertimento e tanta voglia di tornare a parlare di
diritti e libertà.
La manifestazione, che ha preso luogo a Roma in data 11 Giugno, è stata un’ottima occasione per tornare a parlare di diritti LGBTQIA+, caduti nel dimenticatoio dopo due anni di pandemia, e successivamente surclassati dal tema della guerra in
Ucraina.
Il ritorno del più colorato tra gli eventi della Capitale ha riscosso un clamoroso successo. Una partecipazione record di novecento mila persone, secondo gli organizzatori del Pride, tutti accomunati dal desiderio di libertà e di riconoscimento dei diritti.
Il
caldo torrido non è bastato a fermare l’immensa folla che dalle 15.00 ha accompagnato il corteo da Piazza della Repubblica, con ospiti del mondo della cultura, delle istituzioni, come il sindaco di Roma Gualtieri, e dello spettacolo.
Ma il Roma Pride non è solo questo
Quello che in molti non sanno è che il Roma Pride è una manifestazione che va oltre il corteo. Si tratta, infatti, di una settimana di eventi, concerti, discussioni e musica volti a sensibilizzare l’opinione pubblica su un tema tanto semplice quanto discusso, ovvero il riconoscimento della propria identità sessuale.
Mettere in discussione, nel 2022, il tema della propria identità sessuale è assurdo e estremamente anacronistico. Allo stesso tempo, la società italiana è ancora molto divisa sull’accettazione di temi inerenti alla sessualità e alla libertà di esprimersi. Lo testimoniano diversi episodi di intolleranza e aggressioni denunciati da coppie gay in svariate città.
Inoltre, anche a livello politico, l’arretratezza del Bel paese si è concretizzata con la bocciatura del famigerato Disegno di Legge Zan. La legge, proposta dal Parlamentare da cui il provvedimento prende il nome, prevedeva l’inasprimento delle pene per reati e crimini commessi contro omosessuali, transessuali, donne e transgender. Dopo un’attenta valutazione in Senato, il disegno di legge è stato respinto e successivamente bocciato dalle istituzioni italiane, segnando un clamoroso passo indietro nella tutela della diversità.
L’ennesima occasione mancata, dalle istituzioni italiane, di intraprendere un nuovo percorso all’insegna dell’inclusione e dell’accettazione del diverso. Fortunatamente, eventi come il Roma Pride, scuotono le coscienze dei
più giovani, portando in piazza le generazioni che non sono influenzate da pregiudizi atavici e insensati.
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