Il permesso di soggiorno per Vacanza Lavoro in Italia

Il permesso di soggiorno per vacanza lavoro è un titolo usato da cittadini non appartenenti all’Unione Europea che decidono di trascorrere del tempo in Italia. Come suggerisce la motivazione del permesso, questo documento consente il soggiorno degli extra comunitari per un periodo superiore ai 90 giorni, per lavoro o semplicemente per vacanza. Detto ciò, è necessario sbrogliare diversi punti legati a questo peculiare titolo di soggiorno per l’Italia, ad esempio, chi può richiederlo? Come lo si richiede? Quali sono i documenti da presentare? In questo breve articolo esamineremo le domande più frequenti in merito.

Il permesso di soggiorno elettronico: il nuovo formato

Il permesso di soggiorno elettronico è stato introdotto nel dicembre 2006. Il titolo, indispensabile per i cittadini non comunitari che vivono in Italia, ha sostituito la sua versione cartacea, traendone beneficio. Nel 2021, il Ministero degli Interni italiano ha recepito una normativa dell’Unione Europea che ha finalmente uniformato i permessi di soggiorno elettronici. La nuova versione del titolo sostituisce tutte le precedenti, aumentando il livello di sicurezza del documento e conseguentemente anche del beneficiario di esso. A beneficio dei nostri soci extra comunitari, oggi parleremo dell’evoluzione di questo titolo.

Metodo di studio efficace, i nostri consigli

Un metodo di studio efficace è la chiave di volta che permette a qualsiasi studente di ottenere un titolo di studio, come una laurea o un master. La spiegazione dietro questa affermazione è molto semplice, in quanto tramite il metodo giusto è possibile ottimizzare tempo e sforzi mentali.

Tramite la divisione Academy, il sindacato Welcome Association Italy agevola l’iscrizione ai corsi di laurea e ai master presso le principali università telematiche italiane. Ma W.A.I. non si ferma all’iscrizione poiché da sempre pone al centro delle sue attività l’assistenza. Per questo offre supporto ai suoi associati anche nel loro percorso accademico-formativo.

Carta d’identità italiana per cittadini stranieri

Come richiedere la carta d’identità italiana per cittadini stranieri? Chi si reca nel nostro Paese, ad esempio per motivi di lavoro o di studio, ha bisogno di questo documento per soggiornare per lunghi periodi di tempo in Italia. La carta d’identità elettronica per stranieri è uno strumento utile anche per poter usufruire dell’assistenza sanitaria. In questa piccola guida riepiloghiamo i passaggi necessari per ottenerla.

Carta d’identità italiana, chi può richiederla?

Che cos’è il Reddito di Inclusione (rei)

Si tratta di una misura nazionale di contrasto alla povertà, sul quale fa chiarezza la circolare n. 57 del 28 marzo 2018 dell’INPS, che ne illustra le estensioni per effetto della legge di bilancio.
La più importante novità riguarda il venir meno di tutti i requisiti familiari: dal 1° luglio 2018 il REI diventa a tutti gli effetti uno strumento universale di contrasto alla povertà, basato sul solo soddisfacimento dei requisiti economici.
Presso tutti i Comuni sono stati messi a disposizione dei cittadini dei punti di informazione sulla rete integrata degli interventi e dei servizi sociali e, qualora ricorrano le condizioni, assistenza nella presentazione della domanda.
I cambiamenti messi in atto dalla Legge di bilancio 208 riguardano anche la durata e la decorrenza della misura.

Come funziona la regolamentazione al lavoro degli stranieri in Italia

Per i lavoratori extracomunitari è possibile, una volta arrivati in Italia, chiedere alla Questura il permesso di soggiorno e il datore di lavoro può procedere all’assunzione del lavoratore straniero direttamente con le procedure previste per il cittadino italiano.

Per i lavoratori extracomunitari in territorio italiano, il datore di lavoro deve seguire le stesse modalità previste per l’assunzione dei lavoratori italiani e comunitari, dandone comunicazione entro 48 ore alla Questura.

La comunicazione deve contenere: le generalità del datore di lavoro e del lavoratore, gli estremi del passaporto o del documento di identificazione del lavoratore e l’indirizzo del datore di lavoro presso cui viene prestato servizio.

La mancata comunicazione prevede una sanzione amministrativa da Euro 154,00 a Euro 1.032,00.

Bonus bebè e aiuti alle mamme 2018: facciamo chiarezza

Tra le novità e le conferme della Legge di bilancio 2018, ecco tutte le agevolazioni:

    • il bonus asilo nido 2018 INPS da 1000 euro l’anno;
    • il bonus bambini malati gravi 2018;
    • il nuovo bonus bebè 2018 confermato solo per 1 anno ai nuovi nati 2018 e adottati;
    • il bonus mamme domani da 800 euro ossia il premio alla nascita 2018;
    • il bonus baby sitter 2018.
    • Bonus asilo nido e bambini malati gravi

Assegno sociale per stranieri: come funziona

Che cos’è l’assegno sociale? Si tratta di una prestazione economica (ex pensione sociale), erogata dietro domanda, in favore dei cittadini che si trovano in condizioni economiche particolarmente disagiate con redditi non superiori alle soglie previste annualmente dalla legge.

È ricolto ai cittadini italiani, agli stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza e ai cittadini extracomunitari/rifugiati/titolari di protezione sussidiaria con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.
È necessario che i beneficiari percepiscano un reddito al di sotto delle soglie stabilite annualmente dalla legge.
Il funzionamento dell’assegno sociale è molto semplice: il pagamento ha inizio dal primo giorno del mese successivo alla presentazione della domanda.
La verifica dei requisiti di reddito e di effettiva residenza avviene ogni anno.

Pensione per gli stranieri: come funziona la legge italiana

Come funziona la pensione per gli stranieri che risiedono nel territorio nazionale?
La materia è molto articolata, diversificata e dipende dagli accordi presi dall’Italia con i vari Paesi.

Esistono due grandi categorie: il lavoratore comunitario (avente gli stessi identici diritti e doveri di un lavoratore italiano) e il cittadino straniero non comunitario che viene in Italia e lavora per poi restarci o per tornare poi nel proprio Stato natale.

Per gli stranieri comunitari

I cittadini comunitari godono delle stesse identiche condizioni dei lavoratori italiani: sia nella retribuzione che nelle varie condizioni di lavoro, pensione compresa.

Linee Guida per l’accoglienza degli alunni stranieri

Le “Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, pubblicate dal MIUR nel febbraio 2014, parlano chiaro, ribadendo ciò che nel nostro Paese è un diritto universale: l’istruzione.
I minori stranieri in Italia sono innanzitutto persone e, in quanto tali, hanno diritti e doveri che prescindono dalla loro nazionalità.
In accordo con questo principio non sono previsti requisiti di legge per i rifugiati e per tutti i minori neo arrivati nel nostro paese per accedere al sistema di istruzione.
Un grande aggiornamento di queste Linee guida, rispetto alla precedente versione datata 2006, è l’introduzione del tema della scolarizzazione nel livello secondario superiore e la distinzione fra i bisogni degli alunni con cittadinanza non italiana, ma nati in Italia (di seconda generazione) e i bisogni degli alunni migranti neo arrivati nel nostro Paese.
Altra grande differenza è sicuramente data dal numero in aumento degli alunni stranieri con cittadinanza non italiana, che sono quindi nati in Italia ma con entrambi i genitori non italiani.
Se nel 2005/2006 erano 400.000, nel 2014/2015 questo numero si è quasi raddoppiato, raggiungendo circa le 830.000 unità. L’aumento, costante, riguarda tutti i livelli dell’istruzione.