I lavoratori in Italia: l’articolo 1 e l’articolo 36 della Costituzione

L’articolo 36 della Costituzione italiana è un capo saldo dell’ordinamento giuridico nazionale. Questo tema prende vigore ogni anno in occasione del Primo Maggio, una festività alla quale raramente si attribuisce il giusto peso. Nonostante ciò, persino nel giorno della Festa dei Lavoratori, l’articolo 36 della Costituzione è surclassato dal classico Articolo 1. Alla luce delle tensioni frequenti sorte in ambito politico e in occasione di vari scioperi sindacali indetti nel nostro Paese, il nostro sindacato ha deciso di dedicare questo breve articolo ai diritti dei lavoratori italiani. Sembra giusto, in particolar modo nei momenti di attrito, ricordare il valore dell’Articolo 36 per poi dipanare le differenze con l’Articolo 1 della Costituzione.

Conoscere e combattere il precariato

Il mercato del lavoro italiano è caratterizzato da diversi fattori negativi che lo rendono poco competitivo a livello europeo. Senza entrare nel dettaglio di un’analisi che poco si addice ai temi del nostro sindacato, oggi analizzeremo uno fattore critico del mondo del lavoro italiano, ovvero il precariato. Si tratta di una piaga trasversale del mercato del lavoro, che tocca diversi comparti del sistema produttivo. Quello del precariato è un tema peculiare e altalenante, che assume dimensioni rilevanti al grande pubblico solo in prossimità delle campagne elettorali. Lavorando nell’ambito della formazione, oggi proveremo a capire in cosa consiste questo fenomeno, chi ne è afflitto, e quali forme prende.

Cosa si intende per precariato

Il permesso di soggiorno per Vacanza Lavoro in Italia

Il permesso di soggiorno per vacanza lavoro è un titolo usato da cittadini non appartenenti all’Unione Europea che decidono di trascorrere del tempo in Italia. Come suggerisce la motivazione del permesso, questo documento consente il soggiorno degli extra comunitari per un periodo superiore ai 90 giorni, per lavoro o semplicemente per vacanza. Detto ciò, è necessario sbrogliare diversi punti legati a questo peculiare titolo di soggiorno per l’Italia, ad esempio, chi può richiederlo? Come lo si richiede? Quali sono i documenti da presentare? In questo breve articolo esamineremo le domande più frequenti in merito.

Visto d’ingresso per affari: tutto ciò che c’è da sapere

Il visto di ingresso per affari è un documento che consente la permanenza del possessore entro un tempo limitato e per determinate ragioni nel nostro Paese. Welcome Association Italy, da sempre impegnato nel semplificare l’arrivo in Italia di cittadini comunitari e non, ha ampliato l’offerta relativa ai suoi pacchetti, includendo questo nuovo motivo. Cos’è il visto di ingresso per affari? Chi può richiederlo? Quale documentazione bisogna presentare per ottenere questo titolo? Queste sono le domande alle quali proveremo a rispondere in questo articolo.

Lavoro stagionale e conversione del permesso

Il lavoro stagionale permette il transito di cittadini comunitari ed extracomunitari in Italia, mediante la stipulazione di appositi contratti di lavoro regolati dai contratti collettivi nazionali. Un cittadino straniero può ottenere un lavoro subordinato stagionale in Italia nel momento in cui riceve un’offerta di lavoro di tipo subordinato. Solo a seguito dell’offerta, il lavoratore potrà convertire il suo attuale permesso di soggiorno in quello per lavoro subordinato. Le autorità italiane rilasciano questo tipo di permesso/conversione nel rispetto delle quote di ingresso previste dal Decreto Flussi.

Riconoscimento professione docente: l’iter migliore

Chi desidera accedere al mondo della scuola è interessato a conoscere metodi efficaci per il riconoscimento della professione docente. Come si diventa insegnanti in Italia.? Quali sono i requisiti e gli steps improrogabili? Il mondo della scuola italiano è molto complesso e farraginoso. L’istruzione in Italia è un servizio pubblico, ciò non toglie che ci siano molti istituti privati, per ogni ordine e grado. L’insegnamento è sempre erogato da docenti qualificati soggetti a contratti collettivi nazionali che ne regolano salario e monte ore. La professione del docente è molto ambita, in quanto a prescindere dall’ordine e dal grado dell’istituto in cui si lavora, si ha la possibilità di plasmare le future generazioni.