Il visto di ingresso affari è un documento fondamentale per i cittadini stranieri che desiderano condurre attività commerciali o partecipare a incontri professionali in Italia. Con l’obiettivo di fornire chiarezza e assistenza a chi si trova ad affrontare questo processo, Welcome Association Italy ha preparato una guida dettagliata.
1
Il primo passo per il richiedente è la ricerca di informazioni sui requisiti e la procedura per il visto di ingresso affari. È consigliabile consultare i seguenti canali:
Welcome Association Italy suggerisce l’utilizzo dei canali istituzionali in quanto questi ultimi sono sempre i più aggiornati dal punto di vista burocratico/legislativo. Non è raro che un Paese implementi qualche nuovo documento o modifichi la normativa riguardante l’emissione di visti di ingresso. Per questo motivo, è sempre meglio monitorare i canali istituzionali e seguirne gli aggiornamenti.
2
Una volta ottenute le informazioni necessarie, il richiedente può procedere con la raccolta della documentazione richiesta. Questa può includere:
Raccomandiamo di presentare tutti i documenti richiesti in modo completo e accurato per evitare ritardi o complicazioni nel processo di visto. Tra i rischi per la presentazione di documenti incompleti o falsi c’è anche il diniego del visto.
3
La lettera di invito dell’azienda ospitante è un documento importante nella procedura di richiesta del visto di ingresso affari in Italia. Questa lettera è emessa dall’azienda italiana che invita il cittadino straniero a visitare l’Italia per motivi commerciali o professionali. Ecco alcuni punti chiave che dovrebbero essere inclusi nella lettera di invito:
È importante che la lettera di invito sia redatta in modo chiaro e professionale, e che contenga tutte le informazioni necessarie per supportare la richiesta di visto del cittadino straniero. Per poter venire incontro al richiedente, esistono dei fac-simile della lettera di invito emessi direttamente dalle ambasciate.
4
Una volta raccolti tutti i documenti richiesti, debitamente compilati, il richiedente deve semplicemente inoltrare la documentazione alle autorità italiane nel Paese di origine. La consegna può avvenire in via telematica, tramite i portali indicati nel punto (1) oppure fisica, recandosi presso le rappresentanze italiane
nel Paese di origine, debitamente riportate sui siti web di queste ultime. Le tempistiche richieste per l’elaborazione della pratica possono variare a seconda della mole di lavoro delle rappresentanze italiane, mediamente si tratta di 10-15 giorni lavorativi. Se tutto è conforme alla normativa richiesta, il richiedente
otterrà il visto, in alternativa ci sono due opzioni:
A differenza dello scenario (a), nel quale le autorità italiane permettono di integrare la richiesta, nello scenario (b) viene emesso un diniego, quindi il richiedente dovrà ripresentare la sua domanda di visto per affari.
5
Il visto di ingresso affari ha una durata massima di 90 giorni, e si attiva automaticamente dall’entrata nel Paese di destinazione. Con l’arrivo in Italia, il cittadino extra UE è obbligato ad attenersi all’itinerario indicato in fase di richiesta. C’è un’ultima formalità da sbrigare, si tratta della dichiarazione di presenza presso la questura di riferimento. La dichiarazione di presenza è un meccanismo che consente alle autorità italiane di tenere traccia dei movimenti dei cittadini extracomunitari sul loro territorio per motivi di sicurezza e gestione dei flussi migratori. La dichiarazione di presenza è un documento richiesto ai cittadini extracomunitari che intendono soggiornare temporaneamente in Italia con un visto di ingresso affari. La sua compilazione è necessaria se:
In pratica, il cittadino extracomunitario che arriva in Italia per affari, senza richiedere un visto, deve compilare questa dichiarazione e presentarla alle autorità di polizia entro 8 giorni dal suo arrivo. Non devono presentare la dichiarazione di presenza
W.A.I. ti fornisce tutta l’assistenza di cui hai bisogno per migliorare la tua
permanenza in Italia!