Le “Linee Guida per l’accoglienza e l’integrazione degli alunni stranieri”, pubblicate dal MIUR nel febbraio 2014, parlano chiaro, ribadendo ciò che nel nostro Paese è un diritto universale: l’istruzione.
I minori stranieri in Italia sono innanzitutto persone e, in quanto tali, hanno diritti e doveri che prescindono dalla loro nazionalità.
In accordo con questo principio non sono previsti requisiti di legge per i rifugiati e per tutti i minori neo arrivati nel nostro paese per accedere al sistema di istruzione.
Un grande aggiornamento di queste Linee guida, rispetto alla precedente versione datata 2006, è l’introduzione del tema della scolarizzazione nel livello secondario superiore e la distinzione fra i bisogni degli alunni con cittadinanza non italiana, ma nati in Italia (di seconda generazione) e i bisogni degli alunni migranti neo arrivati nel nostro Paese.
Altra grande differenza è sicuramente data dal numero in aumento degli alunni stranieri con cittadinanza non italiana, che sono quindi nati in Italia ma con entrambi i genitori non italiani.
Se nel 2005/2006 erano 400.000, nel 2014/2015 questo numero si è quasi raddoppiato, raggiungendo circa le 830.000 unità. L’aumento, costante, riguarda tutti i livelli dell’istruzione.