Buone notizie per tutte le mamme straniere senza permesso di soggiorno di lungo periodo, che potranno usufruire del “Premio Nascita” di 800 euro una tantum, concesso a tutte le madri italiane.
Lo hanno deciso il Tribunale di Bergamo e di Milano, che si sono pronunciati con una sentenza a scanso di equivoci: l’estensione del premio a tutte le mamme straniere regolarmente soggiornanti in Italia.
La condotta dell’Istituto di previdenza, che aveva istituto il premio, è stata giudicata discriminatoria.
Ora spetterà all’Inps revocare le proprie circolari e pubblicare sul proprio sito una “nota informativa” che comunichi l’estensione del beneficio.
Come spiega il giudice Silvia Ravazzoni, l’Istituto dovrà eliminare “la condotta discriminatoria attraverso l’estensione del beneficio assistenziale a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda e che si trovino nelle condizioni giuridico-fattuali” previste dalla legge 232 del 2016.
L’Istituto a sua volta precisa di aver “chiesto alla Presidenza del Consiglio dei ministri, al ministero del Lavoro e al Mef se intendano confermare l’orientamento finora espresso sulla limitazione del Bonus mamma domani alle residenti e immigrate con permesso di lungo soggiorno. Il governo non ci ha ancora risposto“.
Ricordiamo che il Bonus mamma domani consiste in un’una tantum di 800 euro che l’Inps eroga alle donne in gravidanza, almeno al settimo mese, tra il 1 gennaio e il 31 dicembre 2017.
Non ci sono requisiti economici, quindi viene riconosciuta a tutte le future madri:
- al compimento del 7° mese di gravidanza;
- al parto, anche se antecedente all’inizio dell’8° mese di gravidanza;
- per l’adozione del minore, nazionale o internazionale, disposta con sentenza divenuta definitiva ai sensi della legge n. 184/1983;
- per l’affidamento preadottivo nazionale o internazionale.