“E bastava la letizia di un fiore a riportarci alla ragione.” (Alda Merini)
Soci cari, in questo periodo soffocante vi proponiamo un posticino molto interessate da visitare per scappare dall’afa delle giornate nelle grandi città. La meta odierna? Un paese delle meraviglie: Castelluccio di Norcia, il borgo e la fioritura sul suo altopiano.
Questo villaggio umbro è abitato da poche centinaia di abitanti ma anche da innumerevoli leggende che si confondono con la realtà. La cittadella è situata sulla sommità di un colle a 1452 metri di altitudine, nel cuore del Parco Nazionale dei Monti Sibillini.
Tra fine maggio e la metà di luglio, l’altopiano di Castelluccio è testimone di un evento di particolare importanza, La Fioritura. Come usciti da un quadro di Renoir o Monet, Pian Grande, Pian Piccolo e Pian Perduto si accendono grazie a genzianelle, narcisi, violette, papaveri e lenticchie. Aree infinite coperte di tappeti coloranti e profumanti di fiori.
“Mi chiedi perché compri riso e fiori? Compro il riso per vivere ed i fiori per avere una ragione per cui vivere.” (Confucio)
Questo sito offre attrazioni per tutte le stagioni e per tutti i gusti. In inverno i visitatori possono usufruire della vicina stazione sciistica di Forca Canapine.
Per gli spiriti avventurosi, questo piccolo e variegato angolo del mondo offre la possibilità di esplorare la Grotta Sibillina, a 2150 meri di altitudine, sul Monte Vettore, che, secondo la leggenda, sarebbe la dimora di una maga capace di predire il futuro.
Il centro abitato di Castelluccio si può girare tranquillamente a piedi. Tra le cose da non perdere si sono la Chiesa di S. Maria Assunta, oppure Santa Maria “fòri” le mura, all’interno della quale si può ammirare una scultura che raffigura la Madonna, realizzata nel 1499 da Giovanni Antonio di Giordano, i resti delle fortificazioni cinquecentesche e la Chiesa del Santissimo Sacramento, la più antica e situata all’interno della cinta muraria.
Un’altra attrazione particolare sono le semplici case del borgo che presentano sulle pareti esterno delle singolari scritte in bianco. Questa tradizione risale all’inizio degli anni ’60 quando una mattina apparvero queste scritte con cui veniva scherzosamente presa in giro una coppia di innamorati. Oggi, tutte le costruzioni presentano battute di spirito da leggere col sorriso durante le passeggiate.
La specialità gastronomica di Castelluccio sono le lenticchie, premiate con il marchio IGP, che oltre ad essere una delizia per il palato, regalano ogni anno una meravigliosa fioritura che colora i campi di giallo, poi di rosso ed infine di blu ciclamino.