L’emergenza Covid-19 ha causato molte limitazioni negli spostamenti all’estero; situazione che è sempre in continua evoluzione, di seguito un breve riassunto per orientarsi.
Coloro che nei 14 giorni precedenti all’arrivo in Italia abbiano soggiornato in Croazia, Grecia, Malta e Spagna, devono presentare alle autorità competenti una certificazione che attesti di essere negativi al tampone (effettuato nelle 72 ore precedenti all’ingresso) oppure sottoporsi ad un test al momento dell’arrivo in aeroporto o porto.
L’ingresso in Italia da Stati non facenti parte dell’UE continua ad essere consentito solo per:
• comprovate esigenze lavorative;
• assoluta urgenza;
• motivi di salute;
• comprovate ragioni di studio;
• rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
È consentito in ogni caso, senza dover specificare alcuna motivazione, l’ingresso nel territorio nazionale di cittadini residenti nei seguenti Stati (white list): Australia, Canada, Georgia, Giappone, Nuova Zelanda, Ruanda, Repubblica di Corea, Thailandia, Tunisia e Uruguay.
Resta comunque l’obbligo di sorveglianza sanitaria e isolamento fiduciario. All’arrivo in Italia non è consentito usare mezzi di trasporto pubblico per raggiungere la propria residenza e chi entra per motivi di lavoro, salute o assoluta urgenza può rinviare fino a 120 ore l’inizio dell’isolamento fiduciario.
In generale, non è permesso l’ingresso in Italia quando il cittadino:
· è risultato positivito al tampone nei 14 giorni precedenti al viaggio;
· ha presentato anche solo uno dei sintomi comuni al COVID-19 negli 8 giorni precedenti il viaggio;
· è stato in stretto contatto con un caso positivo di COVID-19 nei 14 giorni precedenti il viaggio;
· ha soggiornato, nei 14 giorni anteriori all’ingresso in Italia, in Stati diversi da quelli membri dell’Unione Europea o facenti parte della white list.
Per coloro che decideranno di trascorrere le proprie vacanza all’Estero, viste le repentine variazioni, è sempre meglio consultare le condizioni di rimborso dei vettori e, anche dove non obbligatorio, si consiglia di stipulare una polizza assicurativa che preveda la copertura delle spese mediche e l’eventuale rimpatrio in aereo.