L’ impennata della curva dei contagi, assieme al crescente numero di decessi, preoccupa le istituzioni italiane, e non solo. Il trend dei contagi ha iniziato la sua scalata a inizio dicembre e da allora è stato un crescendo. Pur non avendo dei dati relativi al Natale, è presumibile aspettarsi, al termine delle festività, una crescita ancora maggiore del numero dei contagi, dovuta alla mobilità degli studenti, i viaggi vacanza e il ritorno dei lavoratori dai parenti.
Sebbene sia lecito aspettarsi un ennesimo picco, e probabilmente una nuova ondata con relative restrizioni, vogliamo informare i nostri associati di alcuni aspetti positivi in questo momento di recrudescenza della pandemia.
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Il picco di tamponi
Come è stato ribadito in precedenza, tra Natale e Capodanno, la mobilità degli italiani tocca il suo apice. Per quanto possa sembrare un dato negativo nell’ottica della pandemia, e probabilmente lo è, c’è un aspetto positivo da prendere in considerazione.
Nel marasma prenatalizio, c’è stato un incremento esponenziale dei tamponi. Questo aspetto è decisamente positivo, in quanto permette di constatare il grado di responsabilità della popolazione italiana e allo stesso tempo, rende molto più “reali” i dati dei bollettini settimanali.
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Il peso delle attuali restrizioni
A partire dal 23 dicembre, le istituzioni italiane hanno deciso di fronteggiare la risalita dei contagi con diverse misure. Le principali, al momento, sono l’obbligo di mascherina all’aperto e la riduzione della durata del Green Pass.
Per quanto impopolari, queste misure servono a tutelare la popolazione, cercando di tamponare la crescita dei contagi in un momento dell’anno molto molto delicato. È un segno della volontà del Paese di tutelarsi e prevenire l’utilizzo di restrizioni ben più dure.
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La campagna vaccinale
Un’informazione completamente positiva e rassicurante invece scaturisce dalla campagna vaccinale.
A partire dal primo dicembre, il Commissario all’emergenza Figliuolo ha deciso di potenziare la campagna vaccinale proprio in vista delle vacanze natalizie. Questa lungimiranza ha dato nuova enfasi alle vaccinazioni. L’introduzione della terza dose, meglio noto come “booster”, la spinta dei giovanissimi alla vaccinazione e l’autorizzazione alla vaccinazione per i bambini, hanno dato grande impulso alla campagna vaccinale, rendendo l’Italia un Paese un po’ più sicuro.
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Novavax
Infine, un’altra bella notizia. A gennaio sarà disponibile un nuovo vaccino approvato dall’EMA, il Novavax.
L’aspetto “positivo” di questo vaccino è che non si basa sull’mrna, principale argomento di contestazione dei No Vax italiani e non. Questa peculiarità ha permesso ad alcuni virologi di ribattezzare il Novavax come il “vaccino dei No vax”.
Se fosse vera questa affermazione, il Bel Paese potrebbe risolvere un grande problema di salute pubblica, come testimoniano i 6 milioni di Italiani che rifiutano il vaccino.