Il periodo natalizio è sempre stato un momento di ritrovo, gioia e unione tra familiari, parenti e amici. Purtroppo, quest’anno a causa della pandemia, vivremo per la prima volta nei tempi moderni, un Natale diverso, atipico e assolutamente nuovo per la maggior parte di noi.
Eravamo abituati ai grandi esodi in prossimità dell’avvicinarsi delle feste, da Nord a Sud o anche dall’Italia all’estero, da parte dei tanti
studenti che tornavano nei propri Paesi per passare in compagnia dei propri familiari le festività, oppure i tanti
turisti stranieri che affollavano le nostre città per vivere lo spirito natalizio nel nostro Paese in questo particolare periodo dell’anno.
Nel nuovo
DPCM del 3 Dicembre sono vietati gli spostamenti tra regioni dal 21 Dicembre al 6 gennaio 2021 incluso, con la specifica che i giorni di Natale, Santo Stefano e Capodanno sono vietati anche gli spostamenti al di fuori del proprio Comune di residenza.
Il DPCM fissa regole rigide anche per chi trascorrerà le feste all’estero o per chi dall’estero le vorrà passare in Italia: infatti, gli italiani che si recheranno al di fuori dei confini nazionali dal 21 dicembre al 6 gennaio, al ritorno dovranno sottoporsi all’isolamento fiduciario. Stessa cosa è prevista per i turisti stranieri che arriveranno nello stesso periodo nel nostro Paese.
Quindi chi vorrà evitare l’isolamento fiduciario, dovrà necessariamente entrare in Italia entro il 20 dicembre o dopo il 6 gennaio: coloro che però provengono dall’elenco C del DPCM (i Paesi aderenti al Trattato di Schengen), possono evitare l’isolamento fiduciario qualora si sottopongano a tampone molecolare 48 ore prima dell’ingresso.
I viaggi sono quindi sconsigliati dalle Autorità Italiane, a meno che non siano dovuti ad esigenze lavorative, di salute o di primaria necessità. Si ricorda che è sempre permesso il rientro presso il proprio domicilio, residenza o abitazione.
A chi proviene dai Paesi aderenti al Trattato di Schengen, inoltre, è consentito l’ingresso in Italia per raggiungere la residenza, il domicilio o l’abitazione di una persona, anche non convivente, con la quale sussiste una comprovata relazione affettiva stabile.
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