“La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte” - Omar Khayyam.
Dopo la visita nella città più famosa del mondo,
Roma, restando sempre nel Lazio possiamo trovare una gemma ad un ora di macchina di distanza,
l’Isola del Liri.
L’Isola del Liri (Lisëra, nel dialetto locale) si trova in provincia di Frosinone. Questo pezzo di terra si è creato a causa del dislivello del letto del fiume Liri, che ad un certo punto si biforca, per poi congiungersi alla fine del
borgo.
Come risultato di questo dislivello
si sono create due cascate: la
Cascata Grande, unico esempio in Europa di cascata a trovarsi nel centro storico di una città, e la
Cascata del Valvatoio, meno spettacolare perché usata per alimentare un impianto di produzione elettrica oggi, e per l’industria della produzione della carta e della lana nel medioevo.
Entrambe si incrociano ad un paesaggio ricco di vegetazione dove padroneggia il
Castello Boncompagni Viscogliosi immerso nel parco. Questo castello medievale è privato e può essere visitato solo in alcune occasioni particolari.
Questo borgo offre un intreccio di natura e storia che ha ispirato artisti come
Philip Hackert (1777) famoso paesaggista amico di
Geothe, oppure
Jean Joseph Xavier Bidault (1790) il cui dipinto è ora esposto nel
Museo del Louvre a Parigi.
Nei dintorni si possono visitare anche l’
abbazia di Casamari, uno dei più importanti monasteri italianai di architettura gotica cistercense, oppure il
Museo della Media Valle del Liri.
La cucina locale è “povera” ma ha anche avuto influenze da quella napoletana, romana e francese. Un piatto tipico sono le fettuccine sottilissime, i
finifini, conditi con ragoût di carne.
Nell’isola e dintorni, Sora, Arpino, Broccostella,
è stato girato il film del registra Rosario Errico, “
Prigioniero della mia liberà”.
Per chi è un amante della musica Blues, può avere il piacere di assistere al maggiore dei festival nazionali di questo genere, il
Liri Blues Festival, che si svolge in questo comune ogni anno nel mese di luglio.
“
Viaggiare è come sognare: la differenza è che non tutti, al risveglio, ricordano qualcosa, mentre ognuno conserva calda la memoria della meta da cui è tornato” - Edgar Allan Poe.
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